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Resistenza e autobiografia della nazione

Uso pubblico, rappresentazione, memoria

A cura di Aldo Agosti e Chiara Colombini

Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”

Edizioni SEB27
Laissez-passer - 33
ISSN 1973-0101
Formato: 14x21
Pagine: 356
Anno: 2012
ISBN: 978-88-86618-93-9
Prezzo: €16,00

Il centocinquantesimo dell’unificazione italiana ha offerto l’occasione per ripensare non soltanto il momento fondativo dell’Unità nazionale, ma anche per rivalutare il progetto di costruzione della nazione italiana nel suo complesso. In questa rivisitazione la Resistenza non ha affatto avuto un ruolo da protagonista. Eppure anche per l’Italia, come per la maggior parte dei paesi del nostro continente, il momento culminante della “guerra civile europea” – coincidente con la lotta di Liberazione contro il nazismo e il fascismo – rappresenta un momento di ridefinizione della propria identità civile e nazionale. In questo, essa può essere avvicinata al Risorgimento: entrambi sono assunti a fondamento della costituzione formale e materiale rispettivamente del Regno e della Repubblica, e i valori di ciascuno entrano a far parte di un nuovo lessico civile apparentemente condiviso. D’altra parte, l’uno e l’altra sono introiettati nel dna della nazione senza essere metabolizzati completamente, e ne sopravvive la carica di tensione e di antagonismo di due “Italie” che si vivono reciprocamente come estranee. Le modalità con le quali la Resistenza italiana è stata rappresentata (insegnata, raccontata, comunicata) costituiscono un osservatorio significativo di questa tensione.
 
Interventi di: Aldo Agosti, Ersilia Alessandrone Perona, Fausto Amodei, Davide Artico, Pietro Cavallo, Philip Cooke, Claudio Dellavalle, Fabio Fiore, Emilio Franzina, Pierre Laborie, Giorgios Margaritis, Adolfo Mignemi, Santo Peli, Stefano Petrungaro, Stefano Pivato, Maurizio Ridolfi, Vanessa Roghi, Renato Sarti, Domenico Scarpa, Cécile Vast.