Piero Somaglino

Avere una musa di fuoco

Postfazione di Alfonso Cipolla
Edizioni SEB27 / Tamburi di Carta -
26
ISSN2280-9236
ISBN978-88-98670-65-9
Pagine: 248
Formato: 12x20
Anno: 2021

16,00 

Descrizione

«Così saltando, suonando, recitando per un istante noi siamo la vita e non una sua sciocca scopiazzatura; ma per tutto ciò serve un accordo, un patto, e poi… poi oltre l’attimo c’è il nulla, questo è il bello: non è necessario più nulla».

Questa vicenda si svolge negli ultimi vent’anni dell’Ottocento, fra il Piemonte, l’Argentina e ciò che accidentalmente ci sta in mezzo. Jean, giovane umile ma istruito, in fuga dagli orizzonti angusti della sua valle alpina, apprenderà cos’è il teatro, il suo mostrarsi effimero e inafferrabile, il “patto” esclusivo fra attore e pubblico, lavorando prima per la compagnia torinese delle Marionette Lupi, poi con quella anglosassone delle Holden’s Imperial Marionettes in tournée in Europa e in America del Sud. Personaggi reali (noti e meno noti) si alternano a quelli inventati, tra documenti storici, puntigliose ricostruzioni e verosimili fantasticherie. Intanto intorno scorre il flusso degli eventi, la cronaca del tempo; compresi epidemie e tumulti. A guidare il viaggio del giovane protagonista saranno le parole delle opere di William Shakespeare, tradotte e sussurrategli all’orecchio dalla ferma voce di Elaine, l’intrepida equilibrista figlia di Thomas Holden; ma anche le idee di giustizia sociale, declamate nei comizi da Edmondo De Amicis o stampate nella tipografia dell’amico Renzo. Un vagabondaggio narrativo, un’allegoria del teatro racchiusa tra la piccola e la grande Storia.

PIERO SOMAGLINO. A editor preferisce la qualifica artigianale di redattore editoriale, attività che gli permette di campare da oltre trent’anni. In precedenza si è impicciato di teatro, del suo fare e della sua storia, quanto di un numero congruo di altre corbellerie. Dal 1992, come editore, cura un catalogo prettamente incentrato sulla saggistica di ricerca storica e sociale. Avendo consumato parecchio del suo tempo tra le bramosie degli autori e le riluttanze dei lettori, ha acquisito una distaccata consapevolezza sul senso del far libri e sulla «infinita vanità del tutto». Oggi, quando non si applica al mestiere, fondamentalmente legge per sollazzo, pratica amaca e viaggia per il continente in bicicletta. Questo è il suo solo romanzo, promette.

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