Marisa Sacco

La pelliccia di agnello bianco

La "Gioventù d'azione" nella Resistenza
Edizioni SEB27 / Laissez-passer -
17
ISSN1973-0101
ISBN978-88-86618-66-3
Pagine: 80
Formato: 14x21
Anno: 2008

10,00 

Descrizione

La pelliccia di agnello bianco è quella che indossa Marisa Sacco, scesa alla liberazione di Torino con la Terza divisione Giustizia e libertà, precedendo la sua squadra partigiana che avanza nelle vie cittadine, esca per il tiro dei cecchini fascisti appostati sui tetti. «Ero una nuvola, un angelo, io difendevo la vita degli altri, io senza armi, prima in una fila di compagni, con grandi ali bianche di pelle di agnello». È l’oggetto simbolo di una Resistenza combattuta rifiutando di impugnare un’arma, vissuta come affermazione della vita contro la morte, al fianco degli studenti con i quali fonda il movimento giovanile del Partito d’azione a Torino, con i fratelli partigiani nelle brigate autonome della Val Chisone, e infine con le formazioni Gl delle Langhe. La memoria autobiografica, scritta all’inizio degli anni Settanta per i figli adolescenti, ripercorre quella stagione eccezionale e fondante della vita di un gruppo di giovani, e conferma il senso profondo del “dovere di testimoniare” attraverso la fedeltà al ricordo di amici e compagni scomparsi.

MARISA SACCO [1921-2016]. Torino nel maggio 1944, è tra i fondatori di Gioventù d’azione. Opera dapprima in città, poi nel marzo 1945, ricercata dalla polizia fascista, viene inviata da Giorgio Agosti, commissario politico regionale delle formazioni Giustizia e libertà, nelle Langhe, presso la Terza divisione Gl, dove è la sola donna; partigiana combattente, riceve l’incarico di corriere speciale del Comando. Prenderà parte attiva alla liberazione di Torino. Dal 1985 ha collaborato con l’Istituto piemontese di storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” in qualità di archivista.

[Volume inserito nella serie “Segni-parole-voci” a cura di ISTORETO]